giovedì, gennaio 19, 2006

Tre mesi

E' una economica e pesantuccia mountain bike di una decina d'anni, ma svolge alla perfezione il suo dovere: mi porta in giro per Catania senza reclamare benzina, olio, assicurazione, bollo, revisione e cazzononhopiùnalira; mi fa fare sport e mi fa conoscere gente nuova nelle serate Critical Mass.

Ho evoluto il mio modo di muovermi in Città ed ho ottimizzato i tragitti delle strade che abitualmente compio.
Inizialmente percorrevo le strade principali, trafficate e piene di smog. Adesso prediligo strade secondarie, spesso con ripidi sali scendi e con qualche senso vietato.
Spesso una minuscola stradina in controsenso ti fa risparmiare un sacco di strada.
Quando percorro vie in controsenso mi sembra di essere in un'altra città: vedo le strade e i palazzi da prospettive diverse e insolite, mi capita persino di non riconoscere alcune strade che da sempre ho attraversato nella consueta direzione.
La bici ti insegna a conoscere meglio la città in cui vivi.
Un altro motivo a favore del controsenso è che quando le auto vanno in salita emettono più scarichi: preferisco quindi salire le strade dove le auto scendono, anziché uniformarmi a loro ed intossicarmi.
So bene che andare in controsenso è contro il codice stradale, ma fare il ciclista modello a Catania equivale al suicidio: molto meglio muoversi con astuzia e buon senso.
Al centro ho scoperto un paio di strade che terminano con una scalinata, com'è facile intuire prendo la bici sottobraccio e via, su per le scale! Le prime volte non sapevo neanche cosa avrei visto oltre la scalinata; provavo, e provo tutt'ora, sensazioni da bambino: quelle di quando mi allontanavo da casa per scoprire posti nuovi sulla mia cross 16.
Le salite dopo le prime settimane di pedalate non sono più state un problema: adesso le scalo al doppio della velocità delle prime volte e mi stupisco a notare come il corpo si adatta bene al nuovo stile di vita che pareva assurdo.

La bici in città incontrare svariati altri problemi oltre lo smog e il traffico (che rimando a futuri post), tuttavia credo che i vantaggi superino i problemi e non rimpiango di aver preferito la gazzella all'ippopotamo. Non dico che il mezzo a pedali è il tappeto magico, il mezzo ideale per tutti e per tutte le occasioni e che l'auto è l'invenzione del demonio, e neanche affermo “Vai in bici se vuoi salvare l'universo !” . Intendo questo:
la bicicletta è un mezzo sottovalutato, che tra svariati vantaggi, potrebbe risolvere a costi zero i problemi di mobilità di molte persone e rendere la città più vivibile. L'automobile è un mezzo sopravvalutato, che ormai non riesce più a svolgere, efficientemente e con un basso impatto ambientale, il basilare compito per cui è stata inventata: muovere le persone.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me sei scemo! puoi metterci tutta la poesia del mondo ma non convincerai nessuno ad andare in bici (forse 1 su 1000).
Catania non è fatta per la bicicletta.
Perdi tempo !!!

Alessandro ha detto...

Sai quanti siamo a Catania ?
Uno su mille sarebbe un'ottimo inizio e comunque questo blog non ha lo scopo di convincere nessuno, semmai far riflettere qualcuno; operazione che evidentemente non ti riesce molto bene.