domenica, dicembre 18, 2005

Pensavo fosse più difficile !

Pensavo fosse più difficile !

Non c'è voluto molto per risparmiare benzina e stress.

E' bastato comprare una camera d'aria misura 26, montarla nella bicicletta e pedalare.
Si, perchè viene male a peladare con la ruota di dietro scoppia (si lo so, si dice forata, ma scoppia mi piace di più).
Anche con quella davanti scoppia viene male.

C'è voluto molto di più a capire che non ci voleva molto a girare in bici.
E' pazzesco: i bambini lo fanno con tanta disinvoltura ed io lì, giorni e giorni a farmi le seghe mentali.

Quando ne parlavo agli amici, il discorso prendeva più o meno questa piega :

  • io: "Sai che vorrei andare all'Università in bici ? Dista solo 5 km da casa mia, non butto soldi in benzina, non avveleno nessuno con gli scarichi, risparmio sulla palestra, ..."

  • gli amici: "in biciii ?!?"

  • io: "guarda che non ho detto "disco volante", ho detto "bici" ?"

  • gli amici: "si ho capito, ma c'è lo smog che ti avvelena, le auto le ti investono e ti lasciano a terra come fanno con i cani e i gatti, e poi altre macchine ti scafazzano, come fanno con i cani e gatti, e ti fanno uscire di fuori quelle cose che dovrebbero stare dentro, e poi non pensi a tua madre povera donna, e poi se tu arrivassi all'università vivo, come quando sei partito, saresti sudato come un mociovileda prima di essere strizzato !"

Tutti i torti i miei amici non hanno.
Vivo a Catania.
C'è lo smog che mi ammazza.
Non esiste neanche un metro di pista ciclabile.
Ci sono i pezzi di gatti e cani morti per strada ed io potrei fare la loro fine.

Continuai ad andare all'Università in auto o in vespa.
Continuai ad essere insoddisfatto nell'avere tante difficoltà a fare una cosa tanto semplice.
Se non sono libero di andare in bicicletta, per le strade della mia città, non sono libero ! e se ti senti libero probabilmente hai già assorbito una sufficiente dose di minchiate televisive.

Continuai a pensare che il sistema è quello è. Che bisogna assecondarlo.

Fino a quando il mio amico Pippo non mi ha fatto conoscere movimento Critical Mass.
Nei prossimi post parlerò esplicitamente del movimento, che sta facendo venire voglia a mezzo mondo di saltare sulla bicicletta e di riprendersi gli spazi rubati dalle bordellose scatolette.
Subito dopo aver conosciuto Critical Mass, riparai la bici ed iniziai a far parte della Massa Critica.
A Catania la massa si forma a partire dalle 9.30, tutti i Mercoledi, in Piazza Roma.

Da allora, cioè da Ottobre 2005, il mio mezzo di spostamento è la bicicletta.
Non è stato un passaggio del tutto privo di inconvenienti, tuttavia pensavo fosse più difficile.
Vi racconterò i problemi incontrati, come li ho affrontati e le grandi soddisfazioni che un mezzo così semplice può dare.

Intanto continuo a pedalare

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La prima cosa che mi viene in mente di dirti è: "ma cu tu fa fari!?!" Invece..dovremmo cominciare un po' tutti a pensare che sia veramente possibile lasciare le auto in garage, riprenderci le città e imparare a "viverle"!!

Alessandro ha detto...

Cara Mosca, come la netiquette impone non è buona norma mandare, pubblicamente tramite un blog, messaggi privati a terzi.
A proposito vorrei dire a Cinzia che per quella giocata a carte di domani non se ne fa nulla ! (^_^)

Alessandro ha detto...

Dimenticavo: il blog verrà aggiornato nel peggiore dei casi una volta a settimana.